A Soriano nel Cimino si festeggia ogni anno in autunno la “Sagra della castagna” con un bel corteo storico e alcune specialità come le caldarroste e la marmellata di marroni. La ricetta che però darò ora mi è stata svelata da una nobildonna di Vignanello, un’altra località della Tuscia: si tratta di un dolce “castellano” che veniva preparato nel palazzo dove abitava nel seicento santa Giacinta Marescotti, monaca clarissa nel convento di San Bernardino di Viterbo dove riposa tuttora e dove i pellegrini potranno contemplarla, con il bel volto coperto da una maschera dorata, attraverso un’urna di vetro.
Ingredienti:
600g di marroni sbucciati
100g di mandorle dolci
4 uova fresche
200g di zucchero
125g di burro
½ limone
Essenza di mandorle
Preparazione
Far bollire i marooni in acqua leggermente salata (se si usano quelli secchio, metterli a mollo per 48 ore): togliere le pellicine rimaste e passare al setaccio. Abbrustolire le mandorle al forno e poi macinarle finemente. In una terrina lavorare bene i tuorli d’uovo e lo zucchero; a parte sbattere il burro fino a ridurlo una crema. A questo punto mescolare tutti gli ingredienti aggiungendovi la scorza grattugiata del limone e poche gocce di essenza di mandorle.
Montare a neve gli albumi e aggiungerli, a poco a poco, al composto. Versare in uno stampo a cassetta imburrato e cuocere nel forno a 100° per 40 minuti circa: il dolce sarà pronto quando mettendo uno stecchino ne uscirà asciutto. Una volta freddo, tagliarlo a mattonelle: ottimo con la panna montata o col gelato oppure, d’inverno, con la cioccolata calda.
Fonte: Marina Cepeda Fuentes “La cucina dei pellegrini da Compostela a Roma”